Impianti extra lunghi (20, 22 e 25 mm) per riabilitazione totale fissa supportata da impianti
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Introduzione
L'uso di impianti dentali per migliorare la qualità della vita dei pazienti è stato ampiamente pubblicato in Medicina Dentaria. L'utilizzo di impianti extra lunghi nella riabilitazione totale fissa supportata da impianti offre ai pazienti un miglioramento nella masticazione, comfort, estetica e fonetica. L'uso di questo tipo di impianti riduce il tempo di trattamento e il costo rispetto ad altre modalità di trattamenti con impianti convenzionali. La letteratura riporta parametri favorevoli nei tessuti duri e nei modelli sia in impianti assiali che angolati.
Sono state riportate percentuali di successo altissime in studi a 10 anni nella mandibola e cinque anni nel mascellare. L'uso di impianti angolati consente di evitare strutture anatomiche complicate e massimizzare la distanza A-P nella riabilitazione totale, permettendo anche di evitare innesti ossei di grande complessità, aumentando l'accettazione dei piani di trattamento da parte dei pazienti. L'uso di impianti extra lunghi consente di raggiungere più facilmente la funzione immediata, poiché l'ancoraggio degli impianti si colloca in zone anatomiche di maggiore densità ossea, ovvero esiste una elevata stabilità primaria in osso mascellare di bassa densità con ancoraggio bicorticale con impianti extra lunghi (20, 22 e 25 mm).
Caso clinico
Paziente di sesso maschile, di 47 anni, fumatore, senza storia medica rilevante, si presenta alla consultazione con mobilità di tutti i denti dell'arcata superiore. Desiderava un trattamento definitivo perché “i denti erano sempre instabili”. Dopo una valutazione pre-trattamento (storia medica e lamentele del paziente, storia dentale, analisi radiografiche, esame intra ed extraorale e piano di trattamento), è stato effettuato un trattamento parodontale e si è proposta l'estrazione di tutti i denti dell'arcata superiore con posizionamento immediato di quattro impianti e una restaurazione provvisoria fissa il giorno dell'intervento. Dopo sei mesi, è stata posizionata una protesi fissa con un ponte di impianti Nobel Procera, in zirconio stratificato con ceramica.
Nell'intervento di posizionamento dell'impianto dentale, è stata effettuata anestesia loco-regionale ed estrazione di tutti i denti dell'arcata superiore. I quattro impianti posizionati erano Nobel Speedy, con i anteriori assiali di 18 mm e i posteriori angolati di 20 mm. La stabilità primaria è stata superiore a 35 N. Successivamente, sono stati posizionati pilastri multi-units angolati posteriori e rettilinei anteriori, e è stata installata una protesi fissa provvisoria in acrilico il giorno dell'intervento.
La cicatrizzazione si è prodotta nel corso di sei mesi senza alcun aspetto negativo importante.
Dopo questo periodo, si è proceduto alla riabilitazione finale, a partire dalla duplicazione della protesi acrilica immediata, che è stata montata su articolatore per mantenere la stessa dimensione verticale.
Dopo una consultazione per l'approvazione di un modello di try in, si è effettuata la riabilitazione finale con un ponte Nobel Procera in zirconio stratificato.
Discussione/conclusione
La letteratura riporta tassi altissimi nella riabilitazione totale implantosupportata con quattro impianti dentali. L'utilizzo di impianti extra lunghi sembra consentire di raggiungere una maggiore stabilità primaria in osso mascellare con bassa densità con ancoraggio bicorticale, poiché consente di raggiungere zone anatomiche con migliore qualità e densità ossea, nonostante non ci siano studi per impianti lunghi (20, 22 e 25 mm).























João Mouzinho, Catarina Vitorino, Pedro Brito
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