Identificazione e Caratterizzazione di una Struttura Anatomica Precedentemente Sconosciuta nei Secondi Molari Mascellari: il Canale Palato-Mesiobuccale
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Abstract
Introduzione: Questo rapporto mira a comunicare la scoperta di un'anatomia nuova in un secondo molare mascellare a tre radici, denominato canale palato-mesiobuccale
Metodi: Il dente selezionato per questo rapporto è stato trovato incidentalmente a seguito di uno studio su molari mascellari estratti che era in corso per uno scopo non correlato e coinvolgeva centinaia di denti. Questo secondo molare mascellare a tre radici è stato scansionato utilizzando un dispositivo micro-CT impostato su una dimensione del pixel di 13,68 μm. Le immagini sono state ricostruite con parametri precedentemente testati, risultando nell'acquisizione di 1655 sezioni trasversali assiali. Modelli tridimensionali delle anatomie interne ed esterne sono stati generati in formato STL e sono stati texturizzati per simulare il tessuto pulpare. La struttura interna del dente è stata analizzata attraverso le sezioni trasversali assiali e il volume 3D è stato valutato qualitativamente.
Risultati: L'analisi dei modelli 3D ha rivelato che il secondo molare mascellare in esame ha 3 radici indipendenti e 4 canali radicolari. Ogni radice contiene 3 canali (mesiobuccale, distobuccale e palatale), mentre il quarto canale segue un percorso unico, originando nel terzo coronale del canale palatale e procedendo in direzione buccale, uscendo infine attraverso un forame indipendente all'apice della radice mesiobuccale, vicino al canale mesiobuccale.
Conclusioni: Questa breve comunicazione riporta la scoperta di un'anatomia nuova in un secondo molare mascellare a tre radici, chiamata canale palato-mesiobuccale, e fornisce importanti informazioni sulla complessità del sistema dei canali radicolari in questo gruppo di denti.
Significato Clinico: La scoperta di questo nuovo canale radicolare rappresenta un importante traguardo nella nostra comprensione dell'anatomia dei secondi molari mascellari, che potrebbe incoraggiare la comunità odontoiatrica a considerare le implicazioni di questa scoperta nella loro pratica clinica.
Introduzione
Lo sviluppo dei denti è determinato durante lo sviluppo embrionale dall'interazione tra l'epitelio superficiale (ectoderma) e il mesenchima derivato dalla cresta neurale. Quando inizia l'odontogenesi, la lamina dentale derivata dall'ectoderma si piega verso l'interno per creare la papilla dentale, la fonte della polpa dentale. Man mano che il dente continua a svilupparsi, la polpa dentale e gli odontoblasti si differenziano, producendo dentina che forma le pareti dello spazio del canale radicolare che, infine, funge da via per i nervi, i vasi sanguigni e altri tessuti che svolgono un ruolo critico nel mantenere la salute e la funzione complessiva del dente. A causa della natura intricata e imprevedibile della morfologia del canale radicolare, che è modellata da vari fattori come genetica, posizione del dente e condizioni ambientali, Guido Fischer coniò il termine sistema del canale radicolare (RCS). Da allora, sono state condotte ampie ricerche sull'anatomia interna dei denti, portando a significativi progressi nella pratica clinica e nell'istruzione odontoiatrica. Le intuizioni ottenute da questi studi hanno avuto un impatto notevole in entrambi i settori.
Nei secondi molari mascellari, il RCS consiste tipicamente in tre o quattro canali. Il quarto canale si trova spesso nella radice mesio-buccale ed è comunemente chiamato MB2. La morfologia interna di questo gruppo di denti è stata studiata attraverso una considerevole gamma di metodi. Negli ultimi anni, tuttavia, i progressi tecnologici nell'imaging tomografico computerizzato tridimensionale hanno portato allo sviluppo di metodi più precisi per valutare l'anatomia dentale, come la tecnologia micro-CT. Nonostante i progressi nella tecnologia che hanno fornito una comprensione più chiara dell'anatomia dentale, non è stata riportata nella letteratura alcuna nuova configurazione del RCS dalla pubblicazione classica della prima metà del XX secolo. Pertanto, l'obiettivo di questo breve rapporto è annunciare la scoperta di un'anatomia nuova in un secondo molare mascellare a tre radici, denominato canale palato-mesiobuccale.
Materiali e metodi
Il dente selezionato per questo rapporto è stato trovato incidentalmente a seguito di uno studio su 300 secondi molari mascellari estratti che era in corso per uno scopo non correlato. Questo secondo molare mascellare a tre radici è stato scansionato utilizzando un dispositivo micro-CT (SkyScan 1172; Bruker-microCT, Kontich, Belgio). I parametri di scansione sono stati impostati a 100 kV, 100 μA, una dimensione del pixel di 13,68 μm, rotazione a 360° con passi di 0,3° e un filtro in lega di alluminio-rame. Le immagini sono state ricostruite utilizzando il software NRecon v.1.7.4.6 (Bruker-microCT) con una correzione di indurimento del fascio del 50%, correzione dell'artefatto anello di 7 e levigatura di 5. Questo ha portato all'acquisizione di 1655 sezioni trasversali assiali. Modelli tridimensionali delle anatomie interne ed esterne sono stati generati in formato STL utilizzando CTAn v. 1.20.8.0 (Bruker-microCT) e sono stati texturizzati per simulare il tessuto pulpare utilizzando il software Blender v.3.3.1 (Blender Foundation; Amsterdam, Paesi Bassi). La struttura interna del dente è stata analizzata attraverso le sezioni trasversali assiali utilizzando DataViewer v. 1.5.6.2 (Bruker-microCT), e il volume 3D è stato valutato qualitativamente con CTVol v.2.3.2.0 (Bruker-microCT) e CTVox v.3.3.1 (Bruker-microCT).
Risultati
L'analisi dei modelli 3D ha rivelato che il secondo molare mascellare in esame ha 3 radici indipendenti e 4 canali radicolari. Ogni radice contiene 3 canali (mesiobuccale, distobuccale e palatale), mentre il quarto canale segue un percorso unico, originando nel terzo coronale del canale palatale e procedendo in direzione buccale, uscendo infine attraverso un forame indipendente all'apice della radice mesiobuccale, vicino al canale mesiobuccale (Figure 1 e 2).
Discussione
Lo studio sistematico del sistema dei canali radicolari in diversi gruppi di denti è iniziato alla fine del XIX secolo, con opere fondamentali di Eduard Mühlreiter, Adolph Witzel e Greene Vardiman Black, seguite da Gustav Preiswerk e Guido Fischer. Con i progressi tecnologici, è stata sviluppata e utilizzata una vasta gamma di tecniche per visualizzare l'anatomia dei denti umani, portando a una ricchezza di pubblicazioni sull'argomento. Data l'ampia ricerca e i contributi globali, sembrava improbabile che venisse fatta una nuova scoperta nell'anatomia del sistema dei canali radicolari, come riportato in questa breve comunicazione. Dopo aver condotto un'accurata esaminazione di 300 secondi molari mascellari per identificare caratteristiche anatomiche specifiche per un altro studio, abbiamo fatto una scoperta notevole: una struttura anatomica precedentemente sconosciuta in un secondo molare mascellare, che abbiamo chiamato canale palato-mesiobuccale (PMB). Questa scoperta ha profonde implicazioni per la nostra comprensione della complessità del RCS in questo gruppo di denti e potrebbe avere un impatto significativo sulla pratica clinica. Per studiare ulteriormente questo canale appena scoperto, abbiamo utilizzato la tecnologia micro-CT ad alta risoluzione non distruttiva, standard d'oro, per esaminare in dettaglio l'anatomia interna del dente. Le nostre immagini hanno rivelato che il canale PMB è una struttura continua, che si estende dall'aspetto buccale del terzo coronale del canale palatale al terzo apicale della radice mesiobuccale (Figura 1, Figura 2a-f). La presenza di questo canale può rappresentare una sfida per la terapia endodontica poiché potrebbe ospitare tessuti infetti o infiammati. La posizione unica del canale PMB nei secondi molari mascellari può presentare una sfida per una corretta modellazione utilizzando le tecniche attuali, come mostrato in Figura 2g. In tali casi, un approccio alternativo per localizzare l'orifizio e preparare il canale PMB potrebbe essere una cavità d'accesso palatale, utilizzando un concetto di guida basato su scansioni di tomografia a fascio conico (Figura 2h). Tuttavia, in caso di fallimento del trattamento, potrebbe essere necessaria un'intervento chirurgico apicale sulla radice mesiobuccale.


Gli autori di questa comunicazione erano preoccupati che l'esistenza del canale PMB potesse essere già stata riportata in studi precedenti. Per garantire l'originalità dei nostri risultati, abbiamo condotto una ricerca bibliografica completa e contattato autori rinomati e clinici esperti a livello globale con immagini e video. Tuttavia, come ci aspettavamo, basandoci sulla nostra vasta esperienza in questo campo, non sono stati scoperti rapporti simili nella nostra ricerca bibliografica e nelle consultazioni con esperti. D'altra parte, abbiamo notato somiglianze tra il canale PMB e un'altra variazione anatomica osservata in alcuni secondi molari mascellari, per lo più con radici fuse, rendendo importante differenziarli. Come riportato in precedenza, l'occorrenza di radici fuse nei secondi molari mascellari è spesso collegata a un sistema canalare complesso che include istmi, ramificazioni apicali e una frequente occorrenza di configurazioni a forma di C. In alcuni casi, l'orifizio del quarto canale può spostarsi vicino al canale palatale, portando a confusione con il canale PMB (Figura 3). Tuttavia, è importante notare che questo canale è in realtà il MB2 e non il canale PMB, poiché non origina all'interno del canale palatale.

I risultati incidentali come quello riportato qui possono talvolta avere importanti implicazioni cliniche e potrebbero richiedere ulteriori indagini o follow-up per determinarne il significato e la gestione appropriata. Pertanto, è necessaria ulteriore ricerca per comprendere appieno le implicazioni di questa nuova struttura anatomica, inclusa la sua prevalenza e il potenziale significato clinico. Crediamo che questa scoperta rappresenti un importante traguardo nella nostra comprensione dell'anatomia dei secondi molari mascellari e incoraggiamo i nostri colleghi nella comunità dentale a considerare le implicazioni di questa scoperta nella propria pratica clinica.
Conclusione
Questa breve comunicazione riporta la scoperta di un'anatomia nuova in un secondo molare mascellare a tre radici, denominata canale palato-mesiobuccale. Questa nuova configurazione fornisce importanti intuizioni sulla complessità del RCS in questo gruppo di denti e sottolinea la necessità di una ricerca continua e di progressi nel campo.
Autori: Marco A. Versiani, Tamer Taşdemir, Ali Keleş
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